Oggi abbiamo fatto la marmellata. Ci siamo trovati in una decina di persone presso la trattoria alla Botteghetta di Salzano (VE) ed abbiamo sbucciato e tagliato la frutta, grattato la buccia dei limoni, sterilizzato i vasetti, cucinato ed invasato il tutto. In alcuni casi con un po’ di zenzero 😉
L’iniziativa è organizzata nel quadro dell’Università del Saper Fare dal Movimento per la Decrescita Felice di Venezia ed erano presenti principalmente i nostri volontari, ma anche alcune persone che avevano letto di questa possibilità sul giornale o su internet.
Come spesso accade per le iniziative della decrescita, trovarsi insieme risponde a più obiettivi contemporaneamente:
- preparare cibo buono per noi
- stare insieme divertendoci
- soddisfare i propri bisogni al di fuori del mercato
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Come abbiamo già avuto modo di far notare per la salsa di pomodoro, fare la marmellata è un atto politico: per un attimo ci tiriamo fuori dal mercato, spegniamo i telefonini, facciamo socialità, ci riappropriamo di competenze che tutti avevano nella società preindustriale ma che abbiamo perduto.
Non è facile perché serve più tempo a farsela la marmellata, che comprarla. Inoltre si tratta di un attività che non gode di un riconoscimento sociale: “ma sei scemo, potresti andare al mare e invece passi il pomeriggio a cucinare!”. Beh, sì, facciamo una cosa i nostri genitori e nonni han sempre fatto e che un sistema economico malato ci ha fatto considerare vergognoso, e per giunta ci divertiamo!
A conclusione, cena di festeggiamento.
OK, ci vediamo a fine agosto per la salsa di pomodoro. 😉